Parlando di libri fotografici. I parte

Sono passati pochi anni da quando i giornali di fotografia erano il mercato dove trovare le primizie fotografiche. Sfogliare le pagine e vedere cinque, sei, quando la fortuna arrideva agli audaci, dieci immagini mai viste di un fotografo sconosciuto stuzzicavano a cercare qualcosa di stampato con una maggiore quantità di immagini fotografiche. Ho adorato la caccia alle opere fotografiche complete quali sono i libri dedicati ad un fotografo. A dire il vero tuttora ho la gioia d’inseguire volumi che l’editoria contemporanea sforna ad una velocità così alta che è difficile rimanere sintonizzati sulle nuove uscite. Il numero poi di opere fotografiche pubblicate è altissimo rispetto ad una decina di anni or sono. Eppure, qualcuno potrà obbiettare, il modo e la maniera di vedere fotografia è totalmente cambiato. C’è del nuovo e dell’antico nella nuova fruizione delle immagini. La facilità capillare con cui possiamo trovare e guardare fotografie sulla rete è spettacolare, quasi un eccesso di possibilità che spesso, per chi ha poca conoscenza della materia, diventa un elemento di confusione e spesso di disinformazione. I grappoli copiosi di fotografie trovate per ogni autore hanno spesso pochissima, se non una vaga informazione sulla loro origine, storicità e posizione all’interno dell’opera globale del fotografo. La confusione spesso è grande e diventa difficile capire attraverso immagini disparate il percorso dell’autore. Siamo però sempre più abituati a scansionare velocemente le immagini, impiegando frazioni di tempo brevissime, ignorando completamente la necessità di spendere qualche secondo o minuto in più per avere una visione meditata della fotografia. Ignoriamo completamente la possibilità di guardare con lentezza per capire. Ci è stata instillata dalla rete l’urgenza di guardare masse sempre più grandi di immagini. Si è instaurata una pornografia estetica in cui più le fotografie diventano pacchiane, farcite di “audaci” e senza senso artifizi, maggiore è la velocità con cui ci soffermiamo sulle immagini. Diventiamo succubi del veloce effetto speciale per poter passare ad altro. La temporalità delle immagini è cancellata, la loro essenza come forma artistica, narrativa, sociale è persa. In un contesto simile, dato dalle stampanti casalinghe e dalla facilità di trattare le proprie immagini con qualità è risorto il libro stampato in poche copie che diventa un mezzo essenziale per mostrare l’opera fotografica senza passare dalla grande, spesso disattenta, industria della stampa. Sono rinati i libri d’autore, continuazione odierna degli album che i nostri bisnonni stampavano in poche copie per coloro che volevano avere una raccolta di fotografie d’autore da gustare a proprio piacimento con la lentezza e moderazione nello sguardo per assaporare le immagini fotografiche.
Questi estremi, figli della stessa tecnologia, in cui velocità sconsiderata e lentezza nella realizzazione dell’opera, sono un’ottima introduzione al programma per l’anno in corso che il Laboratorio del Fotografo dedica al libro fotografico.

Sono dipendente dai libri fotografici, sono lieto di trovare libri che mi appassionano, interessano o solo adatti a soddisfare la mia curiosità su autori, di cui ho visto pacchi di immagini sulla rete, ma di cui voglio avere qualcosa di tangibile da poter osservare con metodo e la lentezza necessaria per meditare sulle loro fotografie. Ho realizzato in molti anni una corposa biblioteca fotografica e spesso trovo aggiunte importanti alla mia collezione. Continuo a esplorare il mondo del libro fotografico che è il fondamento per apprezzare, comprendere e amare la fotografia. Quest’anno dedicherò lo spazio e il tempo del Laboratorio del Fotografo per tracciare un cammino nelle opere di fotografi noti e sconosciuti, per dare ai partecipanti la possibilità di conoscere la fotografia con una base storica, tecnica e espressiva. Un cammino semplice e lento per comprendere quanto la carta stampata sia fondamentale per avere la bellezza della fotografia disponibile sempre. Se ami i libri fotografici, questo percorso è per te, se li trovi noiosi, è l’occasione per conoscerli meglio. Il mio sforzo è quello di facilitare la visione e comprensione di opere che sono la base della fotografia. I Libri trattati, una minuscola parte di quanto pubblicato, sono per le persone che amano la pagina stampata, l’immagine stampata, la biblioteca personale che permette di toccare, pensare e annusare le pagine dei libri o l’occasione per conoscere fotografi nuovi e immagini mai viste. La curiosità è stata l’impulso che mi ha guidato in questi anni nella magnifica foresta di fotografie, condividerla con voi è il mio scopo finale di appassionato della fotografia stampata.

Questo il programma per il 2018 verrà presentato giovedì 18 Gennaio alle ore 18.30 e successivamente alle ore 21. Due differenti orari per facilitare la vostra presenza.

Iscrizioni con mail, specificando l’orario di partecipazione a info@laboratoriodelfotografo.it

Le serate sono programmate per l’ultimo giovedì di ogni mese salvo le eccezioni 

   25 Gennaio “Exiles – Josef Koudelka”

                  

   22 Febbraio “Desert Cantos – Richard Misrach”

 

   30 Marzo “Varianti – Guido Guidi”

 

   19 Aprile “A green a pleasant land – John Davies”

 

   31 Maggio “In Flagrante – Chris Killip ”

 

   21 Giugno  “ New York – Weegee”

  

   27 Settembre  “ Workers – Sebastiao Salgado”

 

   25 Ottobre  “ On duty – Arnold Odermatt”

 

   29 Novembre  “ Half light – Alex Webb”

  

   13 Dicembre  “ Revealing territory – Mark Klett”

 Gli incontri si terranno nei giorni indicati (ultimo giovedì del mese, salvo cambiamenti) dalle ore 20.45 alle ore 22.30 presso il Laboratorio del Fotografo – Viale Nino Bixio 2 – Verona

 

Le Monografie

Sono dedicate nel 2018 a fotografi che hanno prodotto libri fotografici su diversi temi, fondamentali per percorrere la loro vita in fotografia e osservare il cambiamento che hanno portato nella storia dell’arte fotografica

 Lee Friedlander (1934 – )

I libri che vedremo, uno per serata (giovedì 1 – 15 Febbraio e giovedì 1 Marzo) sono nell’ordine:

  • American Monuments
  • Flowers and trees
  • America by car

 

Luigi Ghirri (1943 – 1992)

I libri che vedremo, uno per serata (giovedì 12 Aprile – 10 e 17 Maggio)  sono nell’ordine:

  • Kodachrome
  • Il profilo delle nuvole
  • Camera con vista

 

Eugene Atget (1857 – 1927)

I libri che vedremo, uno per serata (giovedì 4 – 11 Ottobre e giovedì 15 Novembre)  sono nell’ordine:

  • Atget testo di John Szarkowski.
  • Eugene The Work of Atget a cura di Maria Morris Homburg
  • Atget Paris 1898-1924.

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