Stamane ho indossato un moderno cappotto, sulla testa un passamontagna anno di grazia 1976, scarpe da lavoro per ricordarmi di riprese fotografiche nei cantieri, dimenticato i guanti. Borsa con stagionata fotocamera digitale, lente Holga e relativi aggiuntivi ottici per trasformare il normale in tele o grandangolo. Nelle scarpe la voglia di andare, condivisa con un viandante con cane, coetaneo, contento di avere una gioia “da buteleti”. Fiocca intenso lungo il percorso e un passo dopo l’altro raggiungo il mio soggetto desiderato. Sono rodato dai tre chilometri percorsi con la neve a farmi da corona e manto. Eccolo il giardino tra le case, uno dei rari sopravvissuti tra le case liberty di Borgo Trento. Pestare la neve fresca è una gioia, sentirne il rumore un godimento. Fotocamera umida, neve negli occhi, fuoco aleatorio, esposizione incerta e la gioia di fotografare.Buona passeggiata nella neve
Complimenti … poesia allo stato puro.
Belle tutte, ma la terza è quella che mi emoziona maggiormente.
Non serve andare lontano, ma l’importante è di portare il cuore!
Grazie,
Gianluca
Grazie Gianluca, oltre al cuore è necessario portare gli occhi e avere voglia di osservare senza preclusioni di sorta